
I balconi in vetro sfumano il confine tra interno ed esterno, amplificano la luce, moltiplicano lo spazio.

Un gesto architettonico netto: demolire per ricostruire.
Ma ciò che nasce non è solo un edificio, è un punto d’osservazione sul paesaggio, un modo di abitare il Conero.
La nuova struttura in cemento armato si radica nel terreno e si apre verso la luce. I pannelli scorrevoli in facciata — brise-soleil mobili — proteggono, filtrano, custodiscono la vista: permettono di schermarsi dalle abitazioni vicine senza rinunciare alla bellezza del panorama.
Un equilibrio tra intimità e apertura, tra presenza e discrezione.
I balconi in vetro sfumano il confine tra interno ed esterno, amplificano la luce, moltiplicano lo spazio.
Il vano scala condominiale è avvolto da elementi lignei, richiamo naturale che ritorna anche nelle terrazze, dove il legno si intreccia con l’aria e il sole.
Un edificio compatto, 700 mq di architettura consapevole, dotato di pannelli fotovoltaici, pensato per abitare il presente con uno sguardo verso il futuro.




