Residenza al parco

La rilettura contemporanea di un villino del ‘900 dissonante e rispettosa affine all’impronta artistica di chi la abita.

Intervenire su un progetto già esistente significa innanzitutto rispetto per l’edificio originario: diventa essenziale respirare la vita che li è scorsa, leggerne l’essenza, specialmente se appartiene ad un’altra epoca. Ma non solo, ci sono le esigenze del presente e del futuro, i nuovi abitanti, il paesaggio urbano che accelera tutto attorno.

Intervenire sul progetto e potenziarlo significa trovare una rilettura e perseguirla, con aderenza e coerenza rispetto a ciò che era la struttura e il sogno di chi la vivrà.

Questo ampliamento ha consentito la realizzazione di tre unità immobiliari, che riuniscono le nuove generazioni di un’unica famiglia di origine. Il contesto è caratterizzato da forti testimonianze storico architettoniche: il villino del ‘900 e la cinta muraria della Cittadella militare nel colle Astagno.

La rilettura contemporanea e dissonante dell’ampliamento è affine alla impronta fortemente artistica della proprietà, un mercante d’arte, e il progetto è giocoforza segnato dalle geometrie pulite proprie delle avanguardie artistiche dello scorso secolo.

La tecnologia impiegata è della costruzione a secco, scelta rispettosa dei luoghi e della compresenza della residenza principale.

«Nella sua forma più semplice l’architettura è ancorata a considerazioni assolutamente funzionali, ma può ascendere attraverso tutti i livelli di considerazione fino alla più alta sfera di esistenza spirituale, nel regno della pura arte»

(Ludwig Mies van der Rohe)

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