Ascensori al Passetto

Ogni progetto realizzato diventa storia di un luogo:
la riqualifica come processo per celebrare il passato
e mantenere in vita un luogo d’incontro per la città.

La storia della città è la storia della civiltà. Secondo questa ottica l’architettura è un documento storico, materiale. Dalla casa popolare al palazzo, dall’ospedale pubblico alla galleria privata: tutti i progetti sono parte di un’archeologia architettonica che rivela come viviamo un luogo e come i medesimi spazi venivano vissuti in passato, come sono organizzate la società e le sue attività prioritarie.

 

In questo insieme architettonico pulsante che si chiama città, questo è un concetto che coinvolge ogni struttura ma che a maggior ragione si fa simbolo in certi punti della pianta geografica in cui sono collocate le strutture cardine. Ecco che i concetti di conservazione, istituzione, rappresentanza e memoria fanno parte di un’unica sinfonia, che allaccia i tempi che furono al presente e al domani.

Oggi, in uno dei luoghi più rappresentativi del capoluogo di provincia, accanto alla scalinata che collega i viali e il famoso monumento dedicato ai Caduti della Prima Guerra Mondiale alla spiaggia storica degli anconetani, si erge rinnovata la Torre Ascensori, con i suoi 46,72 metri di altezza. Una struttura rigorosa, razionale e al contempo leggera, che collega l’affaccio naturale del capoluogo sul mare Adriatico, lato est, con il sottostante litorale. Ristrutturazione e ammodernamento articolato su due livelli, quello riguardante la parte strutturale e architettonica e quello relativo all’impiantistica, con attenzione a forma, spazio, luce, equilibrio tra vecchio e nuovo, materialità.

L’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Manarini:

Quello che è dagli anni Cinquanta un simbolo per la città di Ancona viene riconfermato nella sua funzione, sia di sistema di trasporto pubblico (e perciò di servizio a cittadini e turisti), sia di elemento architettonico che identifica e caratterizza fortemente il capoluogo su due fronti: quello del belvedere del Passetto, meta di passeggiate e punto di aggregazione in ogni stagione, e quello marino, ben visibile, grazie anche ad una illuminazione particolare, ai diportisti e ai traghetti e alle navi da crociera che arrivano e partono dal porto dorico.   Con la sua nuova veste, l’edificio si candida a diventare sempre più cartolina di una città che intende crescere anche nella sua dimensione dell’accoglienza e del turismo internazionale”.

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